
Avviso veloce: alcune delle informazioni in grassetto potrebbero essere risposte a domande bonus nella tua caccia Divertimento e Giochi, la cui Prima Verisione in Italiano, sarà Venerdì 3 Aprile alle 17.30.
Da sculture e vasi, ad affreschi e templi, la mitologia popola quasi l’intera produzione artistica greca. Il Partenone, uno dei più famosi complessi architettonici di tutti i tempi, rappresenta un lampante esempio di come i Greci si lasciassero ispirare dai propri racconti mitologici per dare un senso al mondo che li circondava.

Questo magnifico tempio fu costruito alla fine delle Guerre Persiane, quando, alla metà del V secolo AC, Atene e il suo leader, Pericle, desideravano mostrare al mondo di essere una popolazione forte ed eroica. La città era stata distrutta diverse volte nei decenni precedenti e il Partenone e i suoi rilievi potevano di certo essere un simbolo della sua rinascita. Per servire gli obiettivi nazionalistici di Pericle, i Greci posizionarono il tempio in cima all’Acropoli di modo che fosse chiaramente visibile. Il Tempio celebrava Atena, Dea della Saggezza e della Guerra, e protettrice della città, che, in effetti, è la protagonista delle sue decorazioni architettoniche. I Greci, però, dopo la loro grandiosa vittoria sui Persiani, volevano ringraziare tutti gli abitanti del Monte Olimpo per il loro supporto durante le Guerre, e non soltanto Atena. Non dovrebbe dunque sorprenderci se Dei e Dee occupano i frontoni (i grandi triangoli sostenuti dalle colonne ad entrambi i lati corti del tempio): il Frontone Ovest raccontava della sfida mitologica tra Atena e Poseidone (il Dio del mare), in lite per chi di loro potesse governare sull’Attica, e della vittoria della Dea; il Frontone Est, invece, mostrava il racconto della nascita di Atena al cospetto di altre divintà riunite per assistere all’evento.

La mitologia, però, poteva servire un compito ancora più intelligente e sofisticato: racconti di combattimenti tra bestie incivili ed uomini coraggiosi, potevano facilmente essere connessi ai recenti eventi storici: le Guerre tra i barbari Persiani e gli eroici Ateniesi. Chi ha studiato i Greci sa che consideravano il centauro (una creatura per metà uomo e per metà cavallo, solitamente ubriaca e molto rumorosa!) la personificazione dell’ ‘inciviltà’ per eccellenza. E così… I migliori scultori Greci utilizzarono le metope (spazi rettangolari sotto i frontoni) per rappresentare il combattimento mitologico tra i Lapiti (una tribù leggendaria della Tessalonia) e i Centauri, che fecero irruzione al Matrimonio del re dei Lapiti per rubarne le donne. Il racconto serviva l’obiettivo ideologico del tempio perfettamente: i centauri rappresentavano metaforicamente i Persiani e le loro cattive maniere, mentre i Lapiti, che alla fine vincono la battaglia, richiamavano al coraggio dei civilizzati Ateniesi.


Non possiamo che affermare che i Greci erano veri maestri delle arti! Non solo erano abili scultori e architetti ma, come nel caso del Partenone, le loro scelte iconografiche spesso seguivano dei sofisticati piani ideologici. Se hai voglia di leggere di uno dei più famosi artisti greci di tutti i tempi, Policleto, clicca qui! Non possiamo sapere se i Greci riusciranno mai a riportare a casa il loro amato tempio, ma per adesso noi continuiamo a godercelo al British Museum. Vuoi sapere di come i famosi ‘Marmi di Elgin’ furono portati nella capitale inglese? Dai un’occhiata qui! Il Partenone è, ovviamente, un meraviglioso tesoro della nostra Caccia a tema Divertimento e Giochi! Per qualche altro posts (e risposte a domande bonus) su altri tesori della Caccia Divertimento e Giochi, leggi qui e qui! Vuoi saperne di più della Grecia antica? Dai un’occhiata al nostro post sul cosa un vaso Greco può dirci del Simposio!
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