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Il Diadumeno di Vaison è una statua Romana in marmo che rappresenta un atleta vittorioso. Trovato a Vaison, una cittadina Romana nella Francia Meridionale, questo meraviglioso tesoro è oggi al British Museum (perché il Louvre si rifiutò di acquistarlo per il suo ‘prezzo spropositato’!). Si tratta di una copia romana realizzata su un modello originale greco in bronzo. Prova a pensare a quanto i Romani impararono dai Greci… Dopo aver conquistato le loro terre, portarono a casa tutte le loro opere più belle per farsi ispirare da esse. Chiaramente, non avrebbero potuto dimenticare il Diadumeno, un meraviglioso pezzo realizzato da uno dei più famosi artisti della Grecia Classica, Policleto.

1. La Rappresentazione della Perfezione Nella Scultura Classica
I Romani si fecero affascinare da questa statua, che rappresenta un vincitore olimpico nell’atto di legare un nastro intorno alla testa. Il Diadumeno (che significa letteralmente ‘indossatore di nastro’), aveva appena ricevuto in dono un nastro per aver vinto una competizione sportiva. L’atleta è ancora nudo e i suoi muscoli sono contratti, come normale alla fine di una gara che richiede sforzo fisico. Di certo un’ occasione ghiotta per Policleto, che poteva sfruttare la nudità e il corpo atletico del giovane per mettere alla prova la sua abilità di ritrarre un’immagine di bellezza e perfezione. La statua originale era in bronzo, un materiale che rappresentava in modo ancora più accurato la pelle abbronzata ed oleata del vincitore.

2. L’Idealizzazione della Figura Umana
Ma chi è questo atleta? E cosa possiamo sapere di lui guardando il suo ritratto? Non molto… nel V secolo AC gli scultori greci non desideravano realizzare ritratti realistici: le statue non dovevano richiamare le vere caratteristiche fisiche di chi le possedeva. Invece, l’obiettivo degli artisti era di idealizzare la figura umana. Ovviamente, il Diadumeno era stato dato in dono ad un vero atleta, ma lo rappresentava come un bellissimo e generico vincitore, la cui perfezione poteva ispirare tutti coloro che se lo trovavano di fronte.

3. La Bellezza, una Virtù da non Sottovalutare
Essere atletico e frequentare la palaestra non era meno importante di andare a scuola o di studiare i Poemi Omerici, e le statue dei vincitori olimpici si meritavano l’attenzione di tutti. E quindi… anche se non possiamo sapere quale fosse il vero aspetto fisico di questo atleta, c’è qualcosa che la sua statua ci può dire sul suo conto: quest’uomo aveva vinto 3 giochi olimpici, motivo per il quale gli venne offerta una statua in dono. Coloro che vincevano una sola volta, oltre che con fama e gloria, venivano premiati ‘soltanto’ con un nastro e dell’olio.

4. Le Conquiste degli Artisti del V Secolo
Sicuramente gli artisti Greci del V secolo raggiunsero dei risultati eccezionali, come si nota anche dalle Sculture del Partenone che appartengono alla stessa epoca. E la Pittura Vascolare dello stesso secolo non è da meno! Se ti piace l’arte classica e vuoi saperne di più, ricorda di prenotare una Caccia al Tesoro al British Musuem o al Louvre. Se ti senti competitivo e vuoi un po’ di vantaggio sugli altri cacciatori, non dimenticare di dare un’occhiata agli altri post che, come questo, risponderanno a delle domande bonus.
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