
Avviso veloce: alcune delle informazioni in grassetto potrebbero essere risposte a domande bonus nella tua caccia Divertimento e Giochi, la cui Prima Verisione in Italiano, sarà Venerdì 3 Aprile alle 17.30.
I Greci rispettavano le regole del buon costume in modo molto diligente: le donne dovevano essere delle bravi madri, bimbi e ragazzi frequentavano la scuola, la palestra e si preparavano per diventare forti guerrieri, i più anziani consigliavano, con la loro saggezza, le nuove generazioni, e tutti pregavano gli dei durante le festività religiose. C’era un’occasione, però, in cui quasi tutto era concesso e in cui le regole del buon costume potevano essere dimenticate: il simposio. I nostri musei sono pieni di vasi che mostrano simposiasti che si divertono e giocano; il motivo della loro popularità è semplice: i Greci, come gli Egizi, i Cinesi, gli Anglo-Sassoni e le genti della Mesopotamia, spesso seppellivano i propri morti con dei giochi (o scene di giochi), per permettergli di divertirsi durante la loro vita ultraterrena.

1. Cosa un vaso può dirci dello stile di vita degli antichi greci
Tra i tanti vasi da bevuta ospitati al British Musuem, ce n’è uno di particolare interesse: uno Stamnos a figure rosse con una scena in cui alcuni Greci si divertono a sfidarsi ad un gioco alcolico chiamato ‘Kottabos’ (si tratta, ovviamente, di uno dei tesori della nostra caccia a tema Divertimento e Giochi!). Durante il gioco i partecipanti dovevano lanciare i resti del vino contro un bersaglio, un po’ come giocare a freccette, ma più difficile perché i rimasugli dovevano incollarsi insieme in aria prima di raggiungere il bersaglio. I protagonisti della scena sono efebi, adolescenti Greci di sesso maschile che si preparavano a diventare guerrieri. Tutti gli efebi rappresentati qui indossano bellissimi abiti (che li coprono soltanto per metà!), certe volte portano delle corone d’edera, e cantano e bevono, mentre una ragazza con una deliziosa veste suona il flauto.

2. Ruoli di genere al Simposio
Tutti i maschi che appaiono sul vaso facevano parte della classe benestante della popolazione (dato che solo gli uomini più ricchi ed educati potevano divertirsi al simposio), la ragazza, invece, era probabilmente un’ etera (una schiava prostituta). Le etere formavano una classe sociale tutta loro nell’antica Grecia: durante la loro vita di ogni giorno partecipavano ad un training speciale per imparare ad ‘intrattenere’ gli uomini ricchi (mentre le loro mogli rimanevano rinchiuse in casa).

3. Il ruolo delle donne nella Grecia Antica
Come spesso accadeva nel mondo antico, gli uomini Greci erano più liberi delle donne e potevano alleggerire la pesantezza dei propri compiti giornalieri con feste e giochi alcolici. Alcuni suggeriscono che le etere, le donne da cui si facevano accompagnare durante il simposio, avessero maggiore libertà e influenza delle donne delle classi più abbienti: durante il loro training studiavano filosofia e storia così da poter conversare con uomini di ogni tipo durante i banchetti. Erano, ovviamente, poco più di povere schiave del sesso, ma sembra chiaro dall’evidenza a nostra disposizione che prendevano parte alla vita intellettuale della Grecia antica e che i simposiasti spesso le sceglievano come consulenti personali.

4. Un vaso o un libro?
Sembra incredibile quanto possiamo imparare dalla scena di un solo vaso! I vasi Greci erano quasi dei libri, spesso decorati con storie di vita reale che ci permettono di penetrare l’affascinante mondo di questa magnifica popolazione. Per saperne di più di arte e architettura Greca e per prepararti ancor meglio alla tua caccia a tema Divertimento e Giochi dai un’occhiata al nostro Blog post sul Partenone! Ti sei innamorato anche tu dell’arte Greca? Non perdere tempo a prenotare una Caccia al British Museum o al Louvre per andare alla ricerca di alcuni magnifici tesori dell’antica Grecia. Leggi anche i nostri posts sull’arte Egizia, in cui troverai altre risposte a domande bonus, qui e qui! Se ti è piaciuto il tema un po’ scandaloso di questo post, dai una lettura alle più interessanti storie d’amore del passato: Cupido e Psiche, Gli Amanti di Ain Sakhri, Teti e Peleo e Priapo.
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